domenica 31 ottobre 2010

L'arte di Guttuso a Parma


Stiratrice e ragazzo 183x300 cm Renato Guttuso

































Anticipa le celebrazioni per il centenario della nascita, 
e resterà aperta nelle sale della Fondazione Magnani Rocca 
dall'11 settembre all'8 dicembre 2010, la grande mostra dedicata 
al maestro di Bagheria.

Oltre sessanta opere accuratamente scelte documentano 
il percorso creativo di Renato Guttuso, dagli anni Trenta 
al realismo espressionista, fino alla stagione della maturità artistica. 

La proposta espositiva parte dal mondo personale di Renato Guttuso, dai ritratti, per documentare poi il realismo sociale, l'attenzione 
al lavoro e alla vita collettiva, ai divertimenti e, in contrasto, 
alla solitudine umana, fino alle allegorie, alle drammatiche nature morte degli anni Quaranta, che facevano presagire il dramma 
della guerra, agli interni e ai paesaggi. 

Nato a Bagheria nel 1911, Renato Guttuso è stato infatti, 
per oltre mezzo secolo, straordinario testimone dei tempi, capace 
di rappresentare con il suo lavoro, non solo con le opere 
ma anche con gli scritti, la condizione umana, le sue sofferenze 
e le sue emozioni, sempre con grande partecipazione e passionalità.


La Vucciria
300×300 cm Considerato il dipinto più celebre di Renato Guttuso

sabato 30 ottobre 2010

S.O.S. Cucito


Imparare a cucire si può! 

Da novembre l'arte del taglio e del cucito, un tempo ad uso quasi esclusivo delle nostre mamme e dei professionisti del settore
sarà alla portata di tutte. Solo pochi giorni e... 
il lunedì o il mercoledì (dalle ore 21.00 alle 23.00) 
si potrà iniziare a imparare a dare forma alla passione, 
seguendo la propria fantasia e le proprie intuizioni.

Per saperne di più, chiedere a
ELENA
telefonando ai numeri: 0522 833153 / 339 5616243

venerdì 29 ottobre 2010

Il lifting della poltrona















 Il brutto anatroccolo si trasforma in cigno... 

Una poltrona dalla solida struttura ma con una tappezzeria "orribile" 
per l'ambiente country chic della casa, così come nella favola, 
è stata oggetto di un drastico e risolutivo intervento di "lifting". 
Grazie ai bellissimi tessuti della WAVERLY e alla perizia tecnica 
di Antonella: è semplicemente rinata!
























Cosa ne dite del risultato?

giovedì 28 ottobre 2010

Una soffice zucca da punzecchiare!
















L'autunno è indubbiamente il periodo migliore delle zucche, un prodotto della terra in grado di regalare tanti buoni piatti dal profumo e dal sapore irresistibile, ma anche tante altre soddisfazioni...
 

Navigando a vista nel web, mi sono piacevolmente lasciata contagiare dallo spunto creativo di Luckett Ellen Baker, autrice del blog 
di cucito artigianale: The long thread (Il lungo filo)
e dal suo progetto di trasformare tanti semplici spicchi di stoffa in una soffice zucca da punzecchiare! 

Ellen vive ad Atlanta con il marito e due piccole figlie.
I suoi lavori sono stati oggetto di numerose pubblicazioni.
Attualmente sta lavorando ad un libro di cucito che sarà pubblicato nella prossima primavera.

Le semplici istruzioni di seguito, vi aiuteranno a realizzare la pratica 
e divertente zucca puntaspilli.
 









mercoledì 27 ottobre 2010

"Materiali di Recupero"

































Oggi pomeriggio, per i nostri figli, grande opportunità 
di divertimento con il laboratorio di materiali di recupero.
Organizzato da IL GIROTONDO ludoteca, il laboratorio 

per bambini dai quattro anni di età è aperto ad un numero 
massimo di dieci partecipanti.

Cosa aspettiamo a prenotare?


Coinvolgiamo i nostri bambini per questa straordinaria attività manuale e... buon divertimento a tutti!

L'appuntamento è per le ore 17.30 alla Libreria del Corso

naturalmente... a Guastalla.


Info e prenotazioni: 


Libreria del Corso 0522 83534
Barbara
339 8411128
Suela
340 3988128

martedì 26 ottobre 2010

Le creazioni delle Clienti di CoseBelle

Decor in superdettaglio

Con questo post inauguro una rubrica speciale dedicata 
alle Clienti di CoseBelle e alle loro creazioni.


La chicchissima Pochette di Giulia

Inizio con un omaggio alla creatività di Giulia
autrice di questa deliziosa pochette.
Famiglia permettendo, generalmente dopo le ore ventidue, 

Giulia  (mamma di tre bellissimi bambini) riesce a dedicarsi 
alle sue creazioni "handmade" ...veramente molto originali.

Very, very compliments!



lunedì 25 ottobre 2010

RoseRosse realizzate a mano


RoseRosse... per "toccare" le corde emozionali della persona 
a cui state pensando. 
Ditelo con un bouquet in grado di farvi fare un figurone e... 
volete mettere la soddisfazione per averlo realizzato da sole!



















Le RoseRosse sono facilissime da realizzare!

Sono necessari solo sessanta centimetri di nastro in raso o in organza piuttosto che della fettuccia. A me sembrerebbe superfluo dirlo, 

ma: ogni due "giri" è necessario fissare il lavoro fatto con qualche  
"puntino nascosto" o in alternativa con alcune gocce di colla a caldo. 
Fatto questo, potete riprendere a lavorare fino... 
ad esaurimento del nastro.

Per rimuovere ogni eventuale dubbio residuo, è pronto qui di seguito, un tutorial filmato tutto per voi.



domenica 24 ottobre 2010

“Teatro del sogno. Da Chagall a Fellini”

Disegno Donna e omino di Federico Fellini in mostra a Perugia

Il sogno è il tema, il soggetto o il pretesto che ha invaso
l’immaginario estetico degli artisti che costuiscono il percorso espositivo di una mostra che intreccia il Simbolismo di inizio Novecento con l’arte contemporanea, i diversi “surrealismi” 
con alcune delle più suggestive espressioni del cinema.
Particolarmente rappresentativa è la presenza di Chagall, di cui sono esposte sei opere di grande impatto e qualità pittorica, interpretando così, insieme a Fellini uno dei ruoli principali nel  Teatro del Sogno, tra arti figurative e cinema.
Nella parte fondamentale dell’esposizione, dedicata al cinema, importante l'omaggio a Federico Fellini, di cui, oltre ai film   

“I Clown” e “La Città delle Donne”, sono proposti manifesti e disegni originali del suo famoso “Libro dei sogni”.

Dal 25 settembre 2010 al 9 gennaio 2011
Galleria Nazionale dell’Umbria
Corso Vannucci, 19 
PERUGIA

INFO:  http://mostrateatrodelsogno.it

sabato 23 ottobre 2010

La creatività nasce dagli stimoli che ricevi...


Dettagli delle vetrine CoseBelleMercerie in Piazza Martiri Patrioti, 1/B a Guastalla (RE)







...attraverso semplici sollecitazioni visive, accostamenti cromatici, nuove proposte.

Grande sarebbe la mia soddisfazione nel sapere di essere riuscita, dalle vetrine di CoseBelleMercerie, a comunicare al mio pubblico l'attenzione anche per tutte le piccole cose che aiutano a foggiare le atmosfere giuste per arredare con rinnovata eleganza gli spazi della propria casa... da godersi poi con massima praticità.



venerdì 22 ottobre 2010

Accade in Italia: Riciclo dei reggiseni usati

Immagine della campagna INTIMISSIMI

Ottobre è il mese della prevenzione contro il cancro al seno
e le iniziative inerenti l’argomento fioccano, alcune più interessanti 
di altre. Sicuramente curioso e singolare tra queste ultime, 
è il Berlei Bra Recycle Program, che esorta le donne a lasciare 
in appositi contenitori di negozi aderenti, i loro reggiseni che non si utilizzano più. Questi indumenti intimi saranno poi rivenduti a prezzi molto accessibili alle donne africane, per le quali rappresenterebbero un traguardo e una necessità finora mai soddisfatta. 
Inoltre la Breast Cancer Network of Australia riceverà un dollaro ogni 10 reggiseni riciclati, per raggranellare una somma che si spera considerevole da destinare alla ricerca.

L’iniziativa è tutta australiana, ma può darci qualche spunto 
di riflessione e qualche idea per indirizzare i nostri sforzi filantropici in tema di riciclo degli abiti e di prevenzione al femminile. 

Pensare al reggiseno come a una conquista sia sociale che di cura della salute personale, è un’idea forte e carica di significato, che ci invita ad analizzare la nostra reale condizione di donne nella società in cui viviamo.

Per quel che riguarda l'Italia, segnalo l'originale e meritevole iniziativa di INTIMISSIMI che supervaluta e ricicla il tuo reggiseno usato. Tutte coloro che dal 18 ottobre al 30 novembre porteranno 
un reggiseno usato in un punto vendita INTIMISSIMI riceveranno 
uno sconto di 3 euro da spendere per l’acquisto di un nuovo reggiseno. I reggiseni raccolti non saranno “rottamati”, ma verranno riciclati e utilizzati per la realizzazione di pannelli isolanti e fono assorbenti
E’ la prima volta che un’attività di riciclo del genere sfrutta un capo 
di intimo (il reggiseno usato può essere di qualunque marca).

La promozione è iniziata, e chissà che riciclare non inizi a piacere anche a voi!

giovedì 21 ottobre 2010

Nuova chance per il maglioncino con Cappuccetto Rosso, che riemerge dal cassetto e...

Il "piccolo" capolavoro di Clara, la mia mamma.

E' stato il maglioncino della mia prima bambola, con quel bellissimo Capuccetto Rosso ricamato dalla mia mamma.
Questo minuscolo capo di abbigliamento è per me un fortissimo richiamo al passato, un accenno alle mie radici e ai ricordi più belli.

Con un pò di nostalgia mi rimanda a splendide giornate trascorse 

a vestire le bambole... richiamando alla mente quelle ore spensierate 
e gioiose dell'infanzia.

Per anni sepolto sul fondo di un cassetto, ha avuto l'opportunità 

di una seconda chance e torna a fare bella mostra di se tra le cotonine americane... grazie al sapiente intervento di Paola, che nella bottega de "il Corniciaio" ne ha curato la straordinaria trasformazione.

Il capolavoro della mamma, nel capolavoro realizzato dalla mia amica Paola.

mercoledì 20 ottobre 2010

5 modi per riciclare il reggiseno






















Navigando nella rete mi sono imbattuta nelle pagine del sito www.greenme.it e curiosando tra i contenuti ho apprezzato le inusuali ma molto interessanti informazioni, scritte da Gloria Mastrantonio, che voglio condivedere con voi e... propongo di seguito.

Negli anni '80, le femministe bruciavano i loro reggiseni come simbolo della loro fedeltà alla fratellanza. Ma oggi nell’era del riciclaggio anch'essi possono essere riciclati, un modo molto eco-friendly per mostrare il vostro sostegno al sesso femminile.
Si stima che in media le donne hanno nei loro cassetti/armadi almeno 4 reggiseni inutilizzati a testa. Magari perché usati durante il parto e/o allattamento o anche semplicemente perché sono stato l’oggetto dell’ennesimo acquisto sbagliato.
Tante possono essere le occasioni per liberarsi di quegli indumenti che giacciono in fondo a cassetti o armadi già da troppe stagioni: una di queste è per esempio un trasloco e devo confessare che durante l’ultimo, il terzo in un anno, anche io ho raccolto slip e reggiseni 
per donarli ad enti di beneficenza. 

1) Beneficienza

Ed in effetti con il riciclaggio dei vostri reggiseni non solo ci saranno meno rifiuti nella discarica, ma moltissime donne al mondo, dovendo rinunciare ad acquistare banchiera intima nuova il cui costo è decisamente fuori dalla loro portata, beneficeranno di queste vostro gesto.
Ci sono ad esempio, soprattutto in Inghilterra, enti ai quali si possono portare vecchi reggiseni che vengono  poi utilizzati per realizzare coperte o trapunte e successivamente donati ai servizi di emergenza che li distribuiscono ai senza tetto durante i mesi invernali.
Mentre la Bra Recyclers® è una società statunitense di riciclaggio tessile specializzata nel recupero di reggiseni che una volta raccolti vengono distribuiti a tutte quelle donne che ogni giorno si trovano ad affrontare sfide di ogni genere e che non possono permettersi di acquistare lingerie nuova. Chiunque può inviare il proprio reggiseno usato, basta seguire queste semplici istruzioni: 

- Lavarlo. 
  Tutti i reggiseni devono essere lavati. 
- Compilare l’apposito Bra Recycling Form 
  che trovate sul sito  in formato pdf 
- Inserire il vostro reggiseno in una scatola 
  o busta di grandi dimensioni. 
- Spedirlo per posta al seguente indirizzo:     The Bra Recyclers®  
                                                                                                   Attention Elaine Birks-Mitchell 
                                                                                                   3317 S. HIgley Rd, 
                                                                                                   Ste 114-441 Gilbert, AZ 85297

2) Finanziare la ricerca 

Nel Regno Unito le donne inglesi possono inviare i loro reggiseni smessi a Breasttalk.co.uk che ne gestisce la raccolta e li distribuisce a vari enti di beneficenza, sia per essere donati a donne meno privilegiate sia per esserie venduti raccogliendo fondi finalizzati alla ricerca contro il cancro al seno.
Uno di questi è BCR Global Textiles che vende reggiseni usati ai commercianti dei paesi del terzo mondo per contribuisce a sostenere la loro stessa economia locale creando posti di lavoro. 
Inoltre BCR Global Textiles paga £1 al chilo per i reggiseni raccolti e invia un assegno direttamente all'associazione di beneficenza del Regno Unito Breast Cancer Campaign.  

3) Negozi e mercatini dell'usato conto terzi

Ci sono molti negozi che rivendono abiti e accessori usati e che accettano anche la biancheria intima. Potreste approfittarne e portarci i vostri reggiseni, magari ancora in ottimo stato e chissà che non ne esca fuori anche un piccolo guadagno che di questi tempi non è da sottovalutare

4) Creare energia 

Il più grande rivenditore di banchiera intima Giapponese Wacoal, ha cominciato a raccogliere reggiseni usati  distribuendo all’interno dei negozi della catena sacchetti per i suoi clienti per un programma di riciclaggio finalizzato alla produzione di energia elettrica. L'iniziativa, in effetti, ha avuto un gran successo e Wacoal ha raccolto 350 sacchi contenenti circa 36.000 vecchi reggiseni: quasi 3,59 tonnellate di materiale riciclabile che saranno trattati ed utilizzati come combustibile solido.


5) Riciclo creativo: sacchetti profumati 

Cucendo insieme le due coppe del vostro reggiseno ed inserendo un po’ di Pot Pourri potreste utilizzarli per profumare cassetti o armadi oppure decorare il bordo della vostra vasca da bagno.
E allora eco-femministe del nuovo millennio, non bruciae il vostro reggiseno: riciclalo! E magari con un po' di spirito imprenditoriale potreste anche pensare di importare qui in Italia le iniziative di beneficienza che stanno spopolando nei paesi anglofoni.


martedì 19 ottobre 2010

Il cappello della strega

























Halloween è sinonimo di festa, mistero e naturalmente di streghe!

Mancano solo pochi giorni per essere pronte a trasformarvi, anche solo per una notte, in vere streghe.
Per l'occasione sono indispensabili due fondamentali accessori: 

oltre alla vecchia scopa, che potrete cercare con comodo più tardi, non deve mancare il tipico cappello a punta

La realizzazione di questo secondo elemento potrebbe apparire 
a prima vista impegnativo, ma grazie al dettagliato tutorial di Liz Johnson (da seguire passo dopo passo su Sew4Home) il simpatico risultato finale è lì a portata di mano per tutte le amanti del fai da te.

La "stregata" trasformazione... da ritagli di stoffa a splendido cappello a punta per halloween.
 

lunedì 18 ottobre 2010

Guanti senza dita, da un vecchio maglione


Poche cose fanno più inverno dei guanti e predispongono all’idea 
di un ambiente caldo e confortevole dove tuffare le dita rattrappite 
dal freddo. In vista della stagione fredda penso spesso a guanti 
(io prediligo il tipo senza dita) e moffole, accessori simpatici 
che possono anche dare quel tocco in più al look di tutti i giorni.


















Ne ho trovato un tipo veramente originale e all'insegna del fai da te, su CafeMom.
Basta riciclare un vecchio maglione di lana (ne avrete sicuramente uno che non vedete l’ora di eliminare per quanto vi ha stancato!)

e avere a disposizione delle forbici, ago e filo.
Basteranno dieci minuti per realizzarne un modello 

davvero trendy e portabile. 

Personalmente, ho già in mente su quale maglioncino intervenire!

domenica 17 ottobre 2010

Il Pranzo della Domenica




A tavola in famiglia per il pranzo della domenica 
è l'espressione di convivialità, da vivere con figli, nipoti, parenti e amici, dove i cuori si avvicinano, i sorrisi si allargano e gli occhi diventano liquidi.
 

Oggi ho deciso di festeggiare questa giornata a modo mio, 
non con una pasta al forno e nemmeno con dei cappelletti in brodo, esclusivamente con il ricordo di un grande "piccolo" attore mediato 
dal delizioso "spezzone cinematografico" tributo a quell'ometto dall'incedere frenetico, sempre arrabbiato con il mondo, 
che ci ha accompagnati e ci ha fatto ridere come nessun altro, 
e alla sua scomparsa... ha lasciato un vuoto mai più colmato.

La voglia di rivedere la faccia imbronciata di Louis de Funès
geniale attore che ha fatto ridere intere generazioni con la sua gestualità unica e irripetibile, ha preso il sopravvento e ispirato
questa sentita micro-citazione che dedico a quanti come me 
ne sentono la mancanza.

sabato 16 ottobre 2010

...verace come una passata di pomodoro


www.medusa.it/film/8/benvenuti-al-sud.shtml

Ho voglia di vedere un bel film...  
Ho voglia di ridere... 
Ho voglia di diverirmi...

Potrebbe rivelarsi la giusta soluzione per il fine settimana andare 
al cinema per Benvenuti al Sud, il film verace come una passata 
di pomodoro. Anche se... ho letto da qualche parte che risate e sentimento sono tutt'altro che scontati e bisogna avere la sensibilità giusta per scherzare su discriminazioni e pregiudizi.




"E' un film che vuole valorizzare le diversità, è la storia 
di un ignorante che attraverso la conoscenza arriverà 
ad apprezzare tutto ciò che prima era convinto di disprezzare"
(Claudio Bisio)














"E' stato un pò come adattare un romanzo, con la peculiarità delle nostre caratteristiche contrapposizioni Nord-Sud 
che ci hanno aiutato a donare una forte personalità italiana 
ad un soggetto francese"
(Luca Miniero)

venerdì 15 ottobre 2010

La storia in-calza

























La calza nella foto è la testimonianza di una sapiente e meticolosa lavorazione ed aghi messa in opera dalla mia bisnonna.

All'epoca il collant doveva ancora essere inventato... ed era possibile permettersi unicamente questo tipo di "capo accessorio" (fermato poco sopra il ginocchio solo da un nastro elastico cucito ad anello), antesignana espressione delle future autoreggenti.


Confezionata secondo le esigenze delle stagioni, con filo di cotone o di lana, anche
allora la calza rappresentava una formula di femminilità, ma che in modo pratico anteponeva il comfort a quanto molti anni dopo si sarebbe tramutato soprattutto in estetici dictat da fashion system.

La modernità di una antica trama, Dettaglio.             

Piccola Storia del Collant

MEDIOEVO____________________________________________
In quest’epoca la calza è realizzata in seta.
Prima esclusivo appannaggio maschile, diventa successivamente un indumento utilizzato anche dalle donne per coprire le proprie gambe.

OTTOCENTO___________________________________________
La rivoluzione industriale democratizza la calzetteria, 
che per la prima volta ha prezzi accessibili alla classe media.
Le gonne delle donne si accorciano portando le gambe femminili 
al centro dell’attenzione.

1938____________________________________________________
Risale a quest’anno l’invenzione del nylon da parte di Wallace Hume Carothers. La fibra sintetica “resistente come l’acciaio e delicata come una ragnatela”.

1959____________________________________________________
L’americano Allen Grant decide di utilizzare il nylon nella produzione dei collant. I primi sono composti da due calze tessute separatamente e poi unite al centro da un tassello di cotone.

1965____________________________________________________
E' l’anno in cui la stilista Mary Quant lancia la minigonna, la gonna 
di dimensioni minimali, che decreta la fine di calze e guêpière.

1967____________________________________________________
È ancora Mary Quant a disegnare la prima linea di collant realizzata da uno stilista. Si caratterizza per il logo a margherite.

1968____________________________________________________
L’azienda britannica Pretty Polly introduce per prima il collant 
a taglia unica.

1975____________________________________________________
Nascono i primi collant contenitivi, in grado di modellare le forme, 
e quelli più sofisticati a rete e in pizzo.

ANNI '80_______________________________________________
Il collant diventa un accessorio di moda, tanto che tutti i più celebri stilisti, da Armani a Valentino, passando per Versace e Lacroix, 
li abbinano alle proprie collezioni.

ANNI '90______________________________________________
È l’epoca dei collant tecnici, in quanto lo sviluppo tecnologico della Lycra permette di adattarsi a qualsiasi forma e al tempo stesso 
di guadagnarne in termini di capacità di seduzione.

Dettaglio della raffinata lavorazione.
A.M. due piccole "cifre" a personalizzazione del capo.


giovedì 14 ottobre 2010

Successo in cucina: anche merito del grembiule!






































Il fisico mozzafiato di Eva Herzigova, nella foto ritratta da Bruce Weber per l'edizione 1998 del mitico Calendario Pirelli
mette in evidenza la necessità di un grembiule in cucina.

Anche il solo preparare un semplicissimo piatto di spaghetti, richiede opportune precauzioni...


I due chicchissimi modelli che vi presento di seguito, sono ideali per impegnarsi ai fornelli e nonostante l'ampia pettorina della parannanza, riusciranno a rendervi comunque... molto sexy.

Provare per credere!

 
I grembiuli di CoseBelle...
... confezionati con ampi e pratici "tasconi"
... e presentati in due chicchissime proposte.
Accessorio coordinato: Il sacchetto per il pane
Elegante dettaglio di finitura

mercoledì 13 ottobre 2010

Una realtà incolore






















La complicità di una pioggerella autunnale e di un cielo plumbleo hanno spazzato di colpo, in un giorno soltanto, tutti i residui che ancora ci tenevano attaccati all'estate.

L'estate è scomparsa anche se indossiamo ancora gli stessi vestiti "leggeri" che avevamo in agosto
... e siamo in ottobre inoltrato. 
Hanno spazzato l'ultimo barlume di piacevolezze estive di cui 
ci siamo questa mattina dimenticati.

Una giornata che inizia come un film in bianco e nero. 

Che dà il senso profondo di una realtà non colorata.
Una realtà in cui il senso del convenzionale, del quotidiano, 

del tedioso, è un pò come questa giornata...

E io, per reazione, mi rifugio nella lettura di Italo Calvino, nella sua semplicità di scrittura e al tempo stesso nella complessità celata dietro di essa.


Sfoglio Marcovaldo, uno dei libri che preferisco, e comincio a sognare...
 

da: Marcovaldo di Italo Calvino
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La pioggia e le foglie (autunno)
 
Alla ditta in cui lavora, Marcovaldo si prende cura di una piantina posta nell’atrio.
Messa in cortile, la pianta traeva ogni giorno profitto dalla pioggia.
Marcovaldo, per non trascurarla, la portava a casa; attraversava 
la città portando con sé la piantina sulla sua bicicletta, inseguendo nuvole.
Il sabato e la domenica la passò in questo modo.
La piantina era talmente cresciuta che sembrava un albero su due ruote. Ma così grande era anche diventata ingombrante nell’ingresso della ditta e forse era meglio restituirla al vivaio in cambio di una più piccola. Marcovaldo ricominciò la corsa per la città senza decidersi ad imboccare la strada del vivaio…
Ormai non pioveva più; la pianta era come sfinita 
per quell’impetuoso sforzo di crescita e ad una ad una lasciò cadere 
le sue foglie che ingiallivano senza che Marcovaldo se ne accorgesse. Poi Marcovaldo ebbe un presentimento; si fermò, si girò; 
della pianta non restava che uno smilzo stecco.
L’ultima foglia che da gialla diventò color d’arancio, poi rossa, violetta, azzurra, verde poi di nuovo gialla e poi sparì.



 

martedì 12 ottobre 2010

Di zucca in zucca






















Erin, una delle autrici del blog Lemon Tree Creations, ha catturato la mia curiosità con un’idea fai da te in stile country

Per cominciare al meglio la settimana, voglio condividere con voi 
le pratiche istruzioni d'uso attraverso i semplici passaggi del tutorial.
Con l’aiuto di ago e filo, semplici rettangoli di tessuto 

si trasformeranno in grandi zucche decorative.
Il messaggio scelto per la personalizzazione, potrà ispirare gli ospiti della vostra casa.

Seguendo attentamente le indicazioni a corredo del suo progetto, riuscirete a creare belle zucche dal sapore autunnale in grado 
di prendere forma da un materiale “povero” come la tela di iuta. Comunissime patate, adeguatamente intagliate, vi permetteranno poi di decorarle con i colori per tessuti mettendo in pratica la tecnica dello stamping. 

Buon divertimento!