A tavola in famiglia per il pranzo della domenica
è l'espressione di convivialità, da vivere con figli, nipoti, parenti e amici, dove i cuori si avvicinano, i sorrisi si allargano e gli occhi diventano liquidi.
Oggi ho deciso di festeggiare questa giornata a modo mio,
non con una pasta al forno e nemmeno con dei cappelletti in brodo, esclusivamente con il ricordo di un grande "piccolo" attore mediato
dal delizioso "spezzone cinematografico" tributo a quell'ometto dall'incedere frenetico, sempre arrabbiato con il mondo,
che ci ha accompagnati e ci ha fatto ridere come nessun altro,
e alla sua scomparsa... ha lasciato un vuoto mai più colmato.
è l'espressione di convivialità, da vivere con figli, nipoti, parenti e amici, dove i cuori si avvicinano, i sorrisi si allargano e gli occhi diventano liquidi.
Oggi ho deciso di festeggiare questa giornata a modo mio,
non con una pasta al forno e nemmeno con dei cappelletti in brodo, esclusivamente con il ricordo di un grande "piccolo" attore mediato
dal delizioso "spezzone cinematografico" tributo a quell'ometto dall'incedere frenetico, sempre arrabbiato con il mondo,
che ci ha accompagnati e ci ha fatto ridere come nessun altro,
e alla sua scomparsa... ha lasciato un vuoto mai più colmato.
La voglia di rivedere la faccia imbronciata di Louis de Funès,
geniale attore che ha fatto ridere intere generazioni con la sua gestualità unica e irripetibile, ha preso il sopravvento e ispirato
questa sentita micro-citazione che dedico a quanti come me
ne sentono la mancanza.
Nessun commento:
Posta un commento