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martedì 1 maggio 2012

giovedì 5 aprile 2012

I fiori dell’alloro

Pianta aromatica sempreverde, nome scientifico Laurus nobilisfin dall’antichità l’alloro è stato ritenuto il simbolo della gloria. 
 
Consacrato ad Apollo (
dio della luce), questo arbusto dal portamento elegante era considerato anche "pianta del sole" e come tale posto nei giardini a tutela delle abitazioni nella speranza che venissero risparmiate dai fulmini.


Nella loro straordinaria fioritura di primavera, dell’alloro sono visibili in questi giorni le minute infiorescenze riunite in grappoli di colore bianco/giallo.










Uno spettacolo della natura, da non perdere!




lunedì 11 luglio 2011

Diciamolo con i fiori

















La semplicità e la bellezza di un fiorellino selvatico... 
per augurare a tutte voi una settimana di tenerezze!

Annalisa

 

mercoledì 11 maggio 2011

Il profumo dei fiori di Gasìa


Gasìa è il termine dialettale guastallese che definisce la pianta della gaggìa, ovvero: quegli alberi di Robinia pseudoacacia (della famiglia delle Fabacee), che originari dell'America settentrionale, furono introdotti nel 1600 in Europa per la bellezza della fioritura. 
Ben presto sfuggirono alla coltivazione naturalizzandosi in tutto 
il continente, dalla pianura fino a 1200 metri di quota, diventando praticamente un infestante. Le robinie, impiantate nel 1662 per la prima volta in Italia nell'Orto Botanico di Padova, si sono sviluppate rapidamente prendendo il sopravvento sulle specie autoctone.





La robinia è specie a rapido accrescimento, si presta 
per il consolidamento e miglioramento di terreni sciolti e franosi. L'inebriante e intenso e profumo della sua infiorescenza a grappolo, di cui in questi giorni possiamo godere abbondantemente, abitualmente preannuncia l'inizio dell'estate. Anche quest'anno,
i fragranti segnali sembrano confermare le tradizionali aspettative. 


In cucina è possibile utilizzarne i fiori per produrre liquori, marmellate e frittelle. Pregiata la qualità del miele monofloro che nel tempo ha la caratteristica di non cristallizzare. I semi, commestibili previa cottura, nei tempi di crisi alimentare grazie al loro buon contenuto di nutrienti sono stati usati come fonti di apporto calorico. 










































Meraviglioso!


martedì 19 aprile 2011

Da piscialetto a soffione



Questa è la magica trasformazione del tarassaco: pianta erbacea perenne ampiamente diffusa. I suoi fiori, da vistosi bottoni gialli 
nei prati (ne ho già scritto in un recente post) diventano soffioni
le "palle di lana" su cui da bambine soffiavamo per disperderne 
i semi al vento.

Che gioia! Che bei ricordi!


I semi del tarassaco sono (per natura) trasportati dal vento anche 
a molti chilometri di distanza dalla pianta madre e per questo scopo ogni seme è attaccato ad un gambo con dei filetti lanuginosi bianchi che hanno il ruolo di paracadute.


In questi giorni, quel gioco da bambini è ancora possibile.

Perchè non rifarlo?

lunedì 11 aprile 2011

Di straordinaria bellezza...

Queste immagini, cariche della straordinaria bellezza dei delicatissimi fiori di perocotogno, sono il bottino fotografico di una rivitalizzante passeggiata in campagna. Una deliziosa opera della natura 
da "cogliere al volo" nei suoi brevissimi giorni di vita... 
come fanno di questi tempi operose api e leggiadre farfalle.

mercoledì 6 aprile 2011

Bottoni gialli nel prato

Disseminati dappertutto, come bottoni gialli sparsi nell'erba, i fiori del tarassaco (i dialettali pisalètt, per intenderci) vivacizzano i prati come radiosi piccoli soli ed eccitano cromaticamente le api operose.


Buona radiosa giornata a tutti!

Annalisa





venerdì 25 marzo 2011

La felicità è nelle piccole cose


Accompagnata da una autentica esplosione di colori e di profumi, 
la tenerezza delle piccole cose è il delicato leitmotiv 
di questi primi giorni di bella stagione.


Una esaltante bellezza tutta naturale, è l'espressione di quella 
rara semplicità di cui noi tutti avremmo bisogno.


Che gioia la primavera!

mercoledì 22 settembre 2010

Souvenir di viaggio dal Giappone

La spettacolare fioritura del ciliegio. Maestoso ricamo su paravento giapponese del XIX secolo. (Particolare)

... secondo una famosa leggenda tramandata in Giappone, il colore dei fiori del ciliegio in origine era candido ma, in seguito all’ordine di un imperatore di far seppellire i samurai caduti in battaglia sotto gli alberi di ciliegio, i petali divennero rosa per aver assorbito 
il sangue di quei nobili guerrieri. Come il fiore di ciliegio, effimero 
e fragile, nel pieno del suo splendore muore lasciando il ramo, 
così il samurai, puro, leale, onesto e coraggioso, nel nome dei principi in cui crede, è pronto a lasciare la propria vita in battaglia.

Famoso è il rito giapponese dell' Hamani (guardare i fiori). 
Nel periodo di fioritura degli alberi di ciliegio, ci si reca nei parchi 
o lungo il corso dei fiumi, dove vi è maggior concentrazione 
di questi alberi in fiore, si stendono teli azzurri e si ammira 
il meraviglioso spettacolo della pioggia di petali...


Spettacolari fiori di ciliegio finemente ricamati 

per la straordinaria manifattura di un paravento orientale del XIX secolo, appartengono al mio quotidiano e rilassante rito dell' Hamani.

Annalisa. 



Una curiosità: di recente ho scoperto che il fiore del ciliegio, in Giappone, è l'emblema della sensualità femminile.