sabato 12 febbraio 2011

Una ritmata commedia autoironica che sfugge il cinema omologato


Rimanendo fedele a se stesso e al suo film d'esordio, il beato tra le gonne (le donne e le nonne) coinvolge di nuovo lo spettatore con 
la potente matrice autobiografica del suo cinema appena cominciato.

Gianni, sessant'anni ben portati, è un uomo normale, diciamo così. 
Ha una natura mite e un'immensa capacità di sopportazione. 
E' al servizio di sua moglie che lavora e ha mille impegni, 
della figlia che adora, del fidanzato della figlia, giovane nullafacente che si è piazzato in casa e che ormai lui ama come un figlio, del cane, del gatto. Dulcis in fundo, c'è sua madre, novantenne nobildonna decaduta, che si ostina a vivere nella vecchia villa alle porte di Roma facendo allegra finanza, con badanti che vanno e vengono. La sua vitarella scorre monotona fra commissioni, passeggiate con il cane e faccende domestiche, del resto è in baby pensione e di tempo ne ha fin troppo. Un giorno, l'amico Alfonso gli fa aprire gli occhi...

Dopo il successo di Pranzo di Ferragosto, Gianni di Gregorio raddoppia l’allegria e torna in sala con una nuova commedia che ancora una volta mescola realtà e finzione. Trasteverino, classe 1949, aiuto regista di Matteo Garrone, sceneggiatore di Sembra morto ma è solo svenuto e co-sceneggiatore di Gomorra, Di Gregorio è di nuovo Gianni, un uomo di mezza età alle prese con una mamma anziana, una figlia svagata, una moglie oberata e una messe di donne con le quali vorrebbe rinverdire i suoi anni. 
Continuando a provvedere con sollecitudine e qualche moto 
di impazienza ai capricci della sua irresistibile mamma, questa volta Gianni dovrà vedersela con l’altra metà del cielo e venire a patti 
col proprio cuore e i suoi sbandamenti sentimentali.


Ecco il trailer:



Buona visione!

da: comingsoon.it

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