lunedì 5 settembre 2011

Il ritorno di Ermanno Olmi al cinema

Ermanno Olmi
Il Villaggio di cartone è l’ultimo film di Ermanno Olmi. Fuori concorso partecipa alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, parla di immigrazione e narra l’incontro tra due culture e varie etnie, quella africana e quella europea, quando un gruppo di clandestini si rifugia all’interno di una chiesa che sta per essere sconsacrata e smantellata. La storia viene osservata attraverso gli occhi di un vecchio prete - interpretato da Michael Lonsdale - per tanti anni parroco in quella chiesa, ora sconvolto dalla disperazione. 
Ma è inutile: nulla potrà fermare il corso degli eventi …







Come un mucchio di stracci buttato là, sui gradini dell'altare. È il vecchio Prete, per tanti anni parroco in quella chiesa che ora non serve più e viene dismessa. Gli operai staccano dalle pareti i quadri dei santi e gli oggetti sacri più preziosi. Un lungo braccio meccanico stacca il grande Crocefisso a grandezza d'uomo appeso alla cuspide per calarlo a terra come uno sconfitto. È inutile opporsi: nulla potrà fermare il corso degli eventi che l'incalzare delle nuove realtà impone alla storia. Tuttavia, di fronte allo scempio della sua chiesa, il Prete avverte l'insorgere di una percezione nuova che lo sostiene. Gli pare che solo ora quei muri messi a nudo rivelino una sacralità che prima non appariva. Da questo momento di sconforto avrà inizio una resurrezione in spirito nuovo della missione sacerdotale. Non più la chiesa delle cerimonie liturgiche, degli altari dorati, bensì la Casa di Dio dove trovano rifugio e conforto i miseri e i derelitti. Saranno costoro i veri ornamenti del Tempio di Dio. E pure la vita del vecchio Prete troverà nuove vie della carità, della fratellanza e persino del coraggio di compiere quegli atti d'amore che chiedono anche il sacrificio estremo, quale alto significato della consacrazione sacerdotale. Ha inizio un tempo in cui il mondo ha bisogno di uomini nuovi e giusti per smascherare l'ambiguità delle parole con l'oggettività degli atti.





Un film per emozionarsi in una dura storia sull'immigrazione.


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