Un percorso che si sdoppia in due grandi parti: gli anni di
formazione di Hopper, che mettono a confronto le opere dell’artista americano con
quelle dei suoi contemporanei e quelle che (recentemente riscoperte a Parigi) probabilmente lo hanno
ispirato. Mentre la seconda ripercorre
i momenti della maturità, dai primi enigmatici lavori, alle ultime
opere:
... I dipinti di Hopper hanno la semplicità illusoria dei miti, l’evidenza delle immagini di Epinal. Ognuna di loro è un condensato dei sapori ipotetici e dei sogni che ci ispira l’America. Espressioni dei sentimenti più pregnanti o pure costruzioni mentali, questi quadri donano luogo alle interpretazioni più contraddittorie. Romantico, realista, simbolista e anche formalista, Hopper è stato di volta in volta etichettato su tutte le categorie. È sulla messa in luce di questa complessità, segno dell’estrema ricchezza della sua opera, che si concentra l’esposizione. ...
Fino al 28 gennaio 2013, i visi e i corpi smunti del sogno americano dialogheranno con i visitatori del Grand Palais.
Info: Biglietteria
Nessun commento:
Posta un commento