domenica 18 marzo 2012

Come si fa a capire la povertà del mondo di oggi?



Per chi suona lo sciacquone?

C’è la metafora di un gabinetto all’occidentale, alla base della teoria di Salza, non il semplice buco nel terreno che va per la maggiore nel resto del pianeta. La tazza del water è il mondo, chi sta in alto respira aria pulita e guarda verso il cielo, chi sta nella strettoia centrale si industria a galleggiare sulla schiuma, ma chi sta sotto la curva del sifone (per quanti sforzi faccia) non ha modo di risalire e può solo finire espulso in un mare di escrementi.

In altre parole: i poveri sono sempre più poveri.

 

Ciò accade tanto nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo, quanto nelle nostre città. Dalla giungla al giardino di casa nostra, il mondo è disseminato di trappole che si chiamano: assenza di cibo, acqua, casa, lavoro, patria, diritti, istruzione, salute.

Alberto Salza, antropologo irriverente, in qualità di viaggiatore e grande narratore di storie ha vissuto dalle periferie delle nostre città agli slum delle megalopoli di Africa e Asia. 
Per quarant’anni pericolosamente a contatto con la miseria estrema. Ne ha ricavato un pugno di teorie e molti taccuini di aneddoti e incontri con personaggi impossibili da dimenticare.

Il risultato è questo volume, un mix fra scienza e racconto, humour nero e tragedia. NIENTE è un libro di antropologia che si legge come un reportage e si chiude con una domanda tanto paradossale quanto inquietante: ci prepariamo ad assistere alla nascita di una nuova specie? Forse l'Homo nihil, il povero più povero, sarà il prossimo anello dell’evoluzione umana. 






 Alberto Salza
Niente

Come si vive quando manca tutto

Antropologia della povertà estrema

Sperling & Kupfer


ISBN 978882004662 






Un NIENTE che è un’accusa!


 

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