lunedì 27 febbraio 2012

Una storia d’amore, cibo e animali

Kristin Kimball

In fuga dalla città per scoprire l’amore e il potere seducente della natura.

Kristin, una giovane trentenne, single e scrittrice freelance, vive la sua vita come un’avventura. Ama i party nei bar di Soho, gestisce faticosamente le relazioni sentimentali con quattro diversi uomini e lotta ogni giorno per farsi largo nel mondo del lavoro. Quando riceve l’incarico di scrivere un articolo sui giovani produttori di alimenti biologici, non sospetta minimamente che di lì a poco rimarrà coinvolta in due storie d’amore che stravolgeranno per sempre la sua vita: l’amore per la terra – un’arte sporca e sensuale – e l’amore per un contadino complicato ed esasperante. Nonostante le difficoltà iniziali – ad esempio essere coinvolta, da vegetariana convinta, essere coinvolta nella macellazione di un maiale – decide di mollare tutto e di andarsene dalla città. Inizierà così un viaggio, insieme all’uomo che ha deciso di sposare, alla ricerca della terra dei loro sogni e di uno stile di vita durissimo, che le restituirà tuttavia il piacere del desiderio e un senso profondo di appartenenza al mondo in cui vive. Oggi, Kristin abita con suo marito e le loro due figlie in una fattoria a nord di New York, e i prodotti della loro terra sostengono più di cento famiglie. Dirty life, scritto con eleganza e passione, è la cronaca di questa meravigliosa storia d’amore, e di un modello di vita sostenibile che sta conquistando il cuore di milioni di lettori. 




  






Kristin Kimball
Dirty Life
Una storia d’amore, cibo e animali

Elliot Edizioni
2012

Eu
ro 16,50
ISBN 9788861922549 




Incipit

La prima volta che vidi Mark fu nella roulotte scassata che era l’ufficio della fattoria e casa sua. Venivo da Manhattan e mi ero fatta sei ore in macchina per intervistarlo nell’ambito del reportage che stavo scrivendo sui giovani agricoltori che producevano cibo biologico, sempre più richiesto. Bussai alla porta proprio mentre, come scoprii in seguito, schiacciava il sonnellino pomeridiano. Poiché non rispondeva nessuno, entrai in cucina, chiamai ad alta voce e dopo un minuto si spalancò la porta della camera da letto e Mark ne uscì a grandi passi allacciandosi la cinta dei pantaloni. Alto com’è, veniva verso di me spinto dalle lunghe leve delle gambe con uno strano passo, aggraziato ma deciso. Portava stivali di pelle consumati, blue jeans stinti sulle cosce e una camicia bianca in uno stato pietoso. [...]

Se vuoi, grazie a 10righedailibri.it, puoi continuare a leggere le prime 29 pagine del libro.


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