mercoledì 6 luglio 2011

Il racconto fotografico di un'Italia che non c'è più

Il ponte di barche sul Po a Spessa (Pavia) 1972 © Pepi Merisio

Per chi non la conosce, non la ricorda, non era ancora nato, ecco un viaggio fotografico nell’Italia che non c’è più, dalle barche sul Po alle tonnare siciliane, passando per i campi abruzzesi arati ancora con i buoi e i vicoli di Napoli pieni di panni stesi e bambini urlanti.

Un paese molto diverso da quello di oggi, fotografato negli anni ‘60 e ‘70 da Pepi Merisio, ora di nuovo in mostra con 100 fotografie dell’Abruzzo nell’Italia di ieri. Il Bel Paese in bianco e nero, delle cartelle di legno e dei carretti tirati dagli asinelli, dei grossi sacchi di fieno portati dalle contadine come cappelli, e dei paesini arroccati sulle pendici delle montagne, tutti scalini, discese e risalite ripidissime.

Gli intensi scatti di Pepi Merisio gettano uno sguardo su una nazione che da civiltà contadina e artigiana, strettamente legata alla dimensione rurale, in seguito al boom economico si dirige verso la modernità, trasformandosi in modo profondo. Le immagini in bianco e nero e a colori raccontano, senza nostalgici rimpianti né idealismi, storie e tradizioni, paesaggi e atmosfere. Scatti che spesso mettono al centro il popolo degli umili, vero protagonista, il più delle volte passato sotto silenzio, della storia italiana. Le fotografie di Merisio hanno la capacità di riportare davanti agli occhi e al cuore, con straordinaria vividezza, chi eravamo e di farci comprendere meglio chi siamo e cosa siamo diventati. Il lavoro, la festa, la fede, i volti, le età, i contesti.

Donna di Scanno (L'Aquila) 1969 © Pepi Merisio
L'Abruzzo nell'italia di ieri
13 luglio / 2 ottobre 2011
Palazzo de' Mayo - CHIETI



Ingresso Gratuito

 

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