venerdì 30 dicembre 2011

Romy Schneider, il mito

Seducente, moderna, emancipata... a quasi trent'anni dalla morte, la Francia rende omaggio a Romy Schneider, la bella principessa Sissi, con un'ampia retrospettiva. 


L'evento sarà visitabile fino al 22 febbraio 2012 presso l’Espace Landowski della cittadina di Boulogne-Billancourt, periferia nord 
di Parigi, grazie alla collaborazione con la Deutsche Kinemathek 
di Berlino, e alle consulenze di Sarah Biasini, figlia della Schneider 
e a sua volta attrice.

Dalle parole di Pierre-Christophe Baguet, sindaco della città ospitante, trapela tutta la cura e l’importanza riservata all’occasione:

Romy Schneider è stata un’attrice affascinante per la sua fragilità 
e determinazione. Resta nella nostra memoria collettiva e si tratta unicamente di ravvivare un mito mai spento. […] Attraverso documenti inediti, immagini d’archivio, spezzoni di film, oggetti personali, foto e costumi restituiti alla scena dal produttore 
Tristan Duval e dalla società Akouna, i visitatori potranno scoprire 
o riscoprire colei che ha saputo liberarsi della sua immagine 
di “jeune première” per immergersi nel cinema più realista 
e più tragico, creando legami profondi con il pubblico francese.

La mostra, oltre a proporre documenti inediti, immagini d'archivio, estratti di film, foto, abiti, gioielli, lettere, souvenir di famiglia, 
mette accuratamente in luce diversi aspetti della sua breve esistenza, caratterizzata da un’intensa passionalità e da una continua ricerca d’assoluto. Una vita costellata di lutti (come quello per la tragica morte del figlio adolescente David) per una donna che è stata non soltanto capace di costruire intorno a sé un consenso di pubblico senza precedenti, ma che ha addirittura giocato un ruolo importante nella “riconciliazione franco-tedesca”. 


Un doveroso omaggio ad una étrangère che ha letteralmente 
“stregato la Francia”:

Vogliamo che quest’esposizione sia all’altezza di ciò che Romy Schneider è stata, di quello che è e di ciò che rappresenta. 
Vogliamo che i visitatori ne escano commossi dalla sua grazia, 
dalla sua bellezza, dalla vita che emana nonostante i drammi 
che l’hanno colpita, dall’evidenza del suo talento 
e dalla ricchezza dei suoi incontri. 
Vogliamo mostrarla bella, viva e contemporanea.


                                                                                                 Jean-Pierre Lavoignat


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