venerdì 16 marzo 2012

Prima che al pannolino spuntassero le ali




Ritrovati così come li vedete in foto, nella loro confezione originale, ecco 12 pannolini in tela mista commercializzati nei lontani anni '50.

Un articolo che potrebbe entrare a pieno titolo a far parte della collezione di oggetti e documenti che affollano il
Museo delle Mestruazioni (MUM), il luogo che celebra la donna in uno dei suoi più contraddittori tabù.


In attesa di trovare adeguati locali per la mostra permanente, già da qualche anno è disponibile sul web il ricchissimo sito MUM, vera miniera di foto e informazioni storiche, culturali, artistiche e mediche.

Grazie al
lo statunitense Harry Finley, il MUM è il riferimento digitale per quanti intendono consultarne l'archivio, ampliato continuamente grazie a contributi di donne e specialisti di ogni dove. Vanta persino disegni giapponesi di “pezze” e cinture di inizio ‘900 e una sconfinata collezione di pubblicità e foglietti illustrativi di assorbenti e tamponi dall’inizio del secolo scorso ad oggi. 





























Prima della soluzione industriale,
quanta fatica dopo "quei giorni"


... Le nonne raccontano che prima dell’innegabile liberazione 
portata dai moderni assorbenti, le donne usavano le laboriose 
ed ecocompatibili “pezze” che venivano piegate 
e fissate ad un elastico in cintura tramite spille da balia. 
A quei tempi, la complessa procedura di lavaggio 
richiedeva un faticosissimo lavoro. 
Nelle campagne emiliane si usava metterle a bagno in un catino 
con acqua fredda. Successivamente si insaponavano, 
si stratificavano in un mastello di legno e si coprivano con una tela 
che veniva cosparsa di cenere, il detersivo del tempo. 
Il tutto, sommerso con acqua bollente e dopo
           una notte a bagno venivano stese al sole ad asciugare ...

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