Una storia incredibile ed emozionante che porta alla luce segreti, ipocrisie, soprusi occultati per anni, e annoda le fila di due anime separate alla nascita e spinte l’una verso l’altra da una sete d’amore inesauribile.
Ispirato a fatti realmente accaduti e raccontati nel romanzo di Martin Sixsmith “The Lost Child of Philomena Lee”, il film Philomena, mediante un viaggio straordinario ed intenso mescola insieme sentimenti di amore, perdita, separazione, desiderio e redenzione.
Philomena Lee è giovane e senza cognizione dei fatti della vita quando rimane incinta. Nell’Irlanda del
1952 viene subito mandata nel convento di Roscrea per essere rieducata
al pari di tutte le "donne perdute" come lei. Per ripagare le religiose delle cure che le prestano prima e durante il
parto, Philomena lavora duramente nella lavanderia del convento e può vedere suo
figlio Anthony un'ora sola al giorno. All'età di tre anni le suore glielo portano via per
darlo in adozione (dietro compenso) a una facoltosa coppia,
come accadeva in quegli anni a migliaia di altri figli del peccato. Per cinquant’anni Philomena ha
cercato il figlio invano, tanto che ha quasi perso le speranze di
ritrovarlo. A ridarle la forza per mettersi in viaggio e andare in
America è l’incontro con Martin Sixsmith, un cinico giornalista con cui
scoprirà la straordinaria storia del figlio e, allo stesso tempo,
ricomincerà a vivere.